“Non si è mai troppo piccoli per scegliere da che parte stare.”
Ci sono storie che non urlano, ma sussurrano. Che non si impongono, ma restano.
“Fuochi d’artificio” è una di queste. Una miniserie delicata e profonda, andata in onda su Rai 1 in occasione dell’80° anniversario della Liberazione, che ci racconta la Resistenza attraverso lo sguardo limpido e coraggioso di quattro bambini.
La guerra, vista da terra
Siamo nel 1944, tra le valli e i boschi delle Alpi piemontesi. Il tempo dell’infanzia è interrotto da rastrellamenti, fame, silenzi troppo lunghi. Ma Marta, Davide, Sara e Marco non restano fermi a guardare.
Con ingenuità e coraggio, inventano un’identità collettiva: “Sandokan”. Un ribelle invisibile, una leggenda creata per proteggere e agire. Nessuno sospetta dei bambini. Ed è proprio questo il loro punto di forza. Diventano staffette, osservatori, piccoli alleati dei partigiani.
E così, tra giochi che non sono più giochi e parole che pesano come pietre, quei bambini diventano parte della Storia. Della nostra Storia.

Un racconto che lascia il segno
“Fuochi d’artificio” non cerca il sensazionalismo. Parla piano, ma arriva lontano.
Non mostra eroi perfetti, ma persone vere: spaventate, imperfette, incredibilmente umano. E racconta che la Resistenza non è stata solo fatta di fucili e battaglie. Ma anche – e forse soprattutto – di sguardi complici, piccoli gesti, scelte quotidiane. E del coraggio silenzioso di chi, pur avendo tutto da perdere, ha scelto comunque la libertà.
Dove vederla
Tre episodi. Tre frammenti di memoria che brillano come scintille nella notte. Disponibile in streaming su RaiPlay.
Guardarla oggi
Guardare Fuochi d’artificio oggi non è solo un consiglio. È un invito. A ricordare, a raccontare, a tramandare. Perché la libertà non è un’eredità automatica: è un seme che va coltivato ogni giorno.
In questo 25 aprile, lasciamoci toccare da queste piccole grandi storie. Perché anche un bambino, anche una favola inventata tra amici, può cambiare il mondo.
È questo il cuore pulsante di “Fuochi d’artificio”, la nuova miniserie andata in onda su Rai 1 e ora disponibile su RaiPlay. Tre episodi intensi, ambientati nel 1944 tra i silenzi e le nebbie delle Alpi piemontesi, dove quattro bambini decidono di diventare partigiani. A modo loro.
Guardarla è un atto di memoria
Guardare Fuochi d’artificio significa fermarsi un momento e ascoltare. Le voci dei bambini. I silenzi della guerra. I sussurri della dignità.
È un modo per ricordare che il 25 aprile non è solo una festa: è una ferita cucita con amore, giorno dopo giorno, da chi ha creduto nella libertà.

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