Se vi chiedessi 15 minuti del vostro tempo, me lo concedereste? Quando si parla di un capitolo buio nella storia dell’umanità, che richiede una riflessione profonda e un impegno costante per la promozione della tolleranza, dei diritti umani e della giustizia, a cosa pensate? Se dico uccisione di massa, sperimentazioni mediche , condizioni di vita inumane, distruzione di beni personali, a cosa pensate? Fucilazioni, malnutrizione, lavoro forzato, gas velenosi, sovraffollamento, scarsa igiene, mutilazioni, iniezioni di sostanze tossiche. Questa è la descrizione dei campi di sterminino durante la Seconda Guerra Mondiale, necessaria per comprendere la portata dell’Olocausto che ha visto lo sterminio del regime nazista di Adolf Hitler, con l’obiettivo di eliminare intere popolazioni sulla base della razza, della religione, dell’etnia ecc.

Dopo aver fatto questo preambolo dettagliato di cui ne avrete sentito parlare nei giorni scorsi, che ci ha ricordato di promuovere la consapevolezza storica, di combattere l’odio e l’intolleranza, per garantire che tali orrori non si ripetino mai più, io sono qui a chiedervi 15 minuti del vostro tempo necessari per una riflessione.

Perdonaci i nostri peccati è un cortometraggio che mostra le brutture dei campi di sterminio e di quello che fu il programma segreto l’Aktion T4, attraverso il quale il regime nazista, che mirava a sterminare le persone con disabilità fisiche e mentali, uccidendone più di 150mila, per creare una società dominata dalla razza ariana, l’unica meritevole. 

Il film, che racconta una storia spesso dimenticata, affronta il tema della disabilità durante il regime del Terzo Reich. Karl vive in una piccola città di campagna insieme con la mamma, insegnante che segue il programma educativo fornito dal governo. Karl è privo di una mano dalla nascita che si rifugia in un fienile per sfuggire ai soldati nazisti. La forza della sopravvivenza e il suo diritto alla vita lo porterà a compiere un atto efferato.

Sono 15 minuti consigliati alla visione di tutti